La ragazza della palude
Carolina del Nord, anni cinquanta. Abbandonata progressivamente dalla madre e dai fratelli, la piccola Kya cresce sola con un padre violento, anch'egli destinato a sparire, in una casa nella palude. Circondata da acqua e natura la ragazza si costruisce un mondo tutto suo, mentre gli abitanti del vicino villaggio la deridono e la ignorano. Anni dopo, Kya viene arrestata per un omicidio, e solo l'avvocato in pensione Tom Milton si offre di aiutarla durante un processo che getterà luce sui rapporti di Kya con due spasimanti, il tenero Tate e l'aggressivo Chase.
Tratto da un omonimo bestseller di successo, adattato per lo schermo da Reese Reese Witherspoon in veste di produttrice e impreziosito da una canzone originale di Taylor Swift, La ragazza della palude non fa mistero delle sue patinate ambizioni di intrattenimento popolare.
Il film di Olivia Newton mescola puro melodramma southern, una leggera suspense da giallo e un tocco di legal drama, ingredienti storici del cinema a stelle e strisce a cui si aggiungono un gusto molto contemporaneo per il racconto romantico e l'astuto casting di Daisy Edgar-Jones come protagonista. Quello di Edgar-Jones è un volto in rampa di lancio che porta in dote il seguito appassionato della serie Normal People, e la prova della giovane attrice inglese è forse la più riuscita delle scommesse degli autori. Capace di dare credibilità istantanea al sentimento, la sua Kya ricompone alcune ambiguità di scrittura in un personaggio descritto come outcast messo ai margini dalla società rurale del luogo, e che invece il film non sa immaginare in altro modo che nella più totale perfezione estetica e scenografica. La sindrome da cartolina si estende da Kya al calibratissimo shabby-chic della sua "baracca", fino a infestare tutta la rappresentazione del luogo che li circonda. Per una storia che fa del talento illustrativo-contemplativo di Kya una delle sue tante sottotrame, nulla dell'opera di Newton sembra mostrare interesse per la caratterizzazione visiva e atmosferica che vada oltre la superficie. Priva di un senso di vero isolamento o pericolo, la palude rimane così un pittoresco campo da gioco per l'esplorazione sentimentale, a cui Kya si dedica assieme ai - invero troppo simili tra loro - due esempi di mascolinità rappresentati dal compagno d'infanzia sognatore Tate e dal nuovo arrivato Chase, più pragmatico e arrogante. È questo il cuore del libro e del film, che nel riconoscerne l'importanza commerciale confeziona scene di estasi romantica dall'adeguata ingenuità che non mancheranno però di soddisfare i lettori del romanzo.